India: la “marcia delle puttane” arriva a Nuova Delhi

NEW DELHI – Centinaia di persone, soprattutto ragazze, ma anche molti uomini, hanno partecipato oggi a New Delhi ad una ‘Marcia delle puttane’ (‘Besharmi Morcha’ 2011) convocata qui, come avvenuto in numerose altre citta’ del mondo, per denunciare le violenze di cui sono vittime le donne. E per rivendicare il diritto di chiunque di scegliere l’abbigliamento che piu’ gli conviene senza che cio’ implichi rischi o un giudizio morale negativo.

A differenza delle sfilate di Toronto, Seoul e Londra, le partecipanti indiane non hanno ostentato parti del corpo ”proibite” ne’ indossato abiti provocanti, limitandosi ad usare in qualche caso attillati hot pants.

”Non abbiamo di proposito voluto vestirci in modi che non sentiamo nostri”, ha commentato sorridendo Archie Sharma, studentessa della Universita’ di New Delhi, Ma comunque – ha osservato – indipendentemente da quello che una ragazza indossa, un ‘salwar kameez’ (tunica e pantalone indiani) o jeans, qui e’ sempre provocata, e spessissimo assaltata”. Mishika, responsabile del coordinamento dei media, ha detto che la pagina di Facebook in cui si lanciava l’iniziativa ha avuto 18.000 adesioni, ma che ”date le condizioni esistenti in India, il fatto che oggi alcune centinaia di persone abbiano accettato di sfidare la morale nazionale per scendere in strada va considerato un successo”. Cosi’, la marcia Jantar Mantar Road e Parliament Street e’ stata percorsa dai manifestanti, assediati da fotografi e cameramen, in un clima di allegria con canzoni e slogan per rivendicare la parita’ dei sessi. Al termine, una compagnia teatrale (Delhi Drum Circle) ha drammatizzato il tema della violenza sulle donne, interagendo con il pubblico presente. Nonostante il successo non del tutto soddisfacente uin termini di partecipazione, la ‘Marcia delle puttane’ sembra destinata ad avere presto una nuova opportunita a Mumbai, capitale industriale e cinematografica indiana.

Nel suo blog, infatti, la modella Poonam Pandey, che mesi fa e’ stata minacciata di morte per aver promesso di spogliarsi qualora l’India avesse vinto il mondiale di cricket, ha rivelato di essere disponibile a guidare la prossima Marcia che si svolgera’ a Mumbai. Sono state le dichiarazioni in aprile agli studenti dell’Universita’ di Toronto del commissario di polizia Michael Sanguinetti (”Le donne dovrebbero evitare di vestirsi da puttane se non vogliono trasformarsi in vittime”) a dare il via ad una serie di SlutWalk (Marce delle puttane) che si stanno ripetendo nei cinque continenti.

Foto AP/LaPresse

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Emiliano Condò