Una volta diagnosticato il disturbo, è l’obiettivo del Careggi, si potrà iniziare il trattamento per bloccare la pubertà ed evitare così il ricorso all’intervento chirurgico in futuro.
Se la Regione desse l’ok quello di Careggi sarebbe l’unico centro a praticare questo trattamento in tutta l’Europa meridionale, diagnosticando un disturbo che, in media, colpisce una persona su 40mila.
Come ha assicurato il professor Mario Maggio a Cervone, il disturbo si manifesta già in età infantile. “Nei bimbi si tratta di capire se giocano ad esempio con le bambole o indossano i vestiti della sorella”. Dopo la diagnosi si potrebbe seguire la crescita fino allo sviluppo degli organi sessuali, bloccando la pubertà con dei farmaci e indirizzandola verso il sesso che sarebbe desiderato. Almeno secondo la diagnosi.