KUWAIT- Si chiama Salwa al Mutairi, di mestiere fa la politica e se ne infischia delle altre donne: “Per gli uomini servono le schiave del sesso”. Così il matrimonio è salvo, secondo il suo ragionamento.
Se i maschi del Kuwait soddisfano le loro pulsioni sessuali con concubine schiave non è un vero tradimento, a detta della signora Salwa, anzi l’adulterio è solo un brutto ricordo di trascorsi da cancellare.
Non paga della sua già grossa sparata l’ex candidata al parlamento ha persino dato suggerimenti: “Perché non prendere le schiave in Cecenia”. E ancora: “Perché non le prigioniere di guerra dagli altri Paesi?”.
Per lei la cosa importante è che non siano musulmane e il resto, dignità compresa importa poco. “Comprare una schiava del sesso straniera in realtà rafforza il matrimonio”.
Loro poi non sarebbero che “più felici in case di lusso a fare le concubine piuttosto che restare in carcere”.
