TRIPOLI – Muammar Gheddafi “ha stuprato moltissime donne negli anni in cui era al potere”: l’accusa, non nuova per la verità, torna alla ribalta delle cronache con i documenti riportati nel documentario televisivo della tedesca Rtl riportato dal Daily Mail.
Il programma, che andrà in onda settimana prossima, contiene alcune interviste ad alcune persone molto vicine al rais libico, che avrebbero detto che Gheddafi avrebbe anche commesso degli stupri subito dopo le riunioni.
Secondo la giornalista Antonia Rados “C’erano molte donne in Libia affascinate da Gheddafi che lo volevano incontrare. E quando lo incontravano lui le stuprava”.
Rados ha detto che le bodyguard del leader, le cosiddette “amazzoni“, pronte a dare la vita per il loro capo, erano state molto probabilmente tra le sue vittime.
Un noto psicologo libico, il dottor Seham Sergewa, ha detto a Rtl di essere a conoscenza di almeno cinque amazzoni violentate da Gheddafi.
Del resto che lo stupro fosse un mezzo con cui Gheddafi sottometteva la popolazione è cosa nota: anche i suoi soldati lo praticavano, e addirittura venivano riforniti di preservativi e Viagra.
Nel giugno del 2011 il procuratore del Tribunale Penale Internazionale, Luis Moreno-Ocampo, ha detto che c’erano le prove che Gheddafi ordinava alle proprie truppe di violentare le donne che si opponevano al regime.
Antonia Rados sostiene nel suo documentario, secondo quanto scrive il Daily Mail, che Gheddafi era più propenso a concedere il perdono a chi si ribellava se riceveva in “dono” delle giovani donne.
La giornalista ha anche detto di aver incontrato molte donne stuprate che, insieme alle loro famiglie, erano state costrette ad anni di silenzio su quello che Gheddafi aveva fatto loro.
Un’insegnante donna di Corano ha detto alla cronista: “Nessuna delle ragazze durante il regime avrebbe osato raccontare quello che le era capitato. Sarebbe stata uccisa”.
Addirittura secondo la giornalista gli imprenditori che andavano in Libia per i loro affari erano a conoscenza delle abitudini del loro ospite, e spesso erano portati a offrire al rais delle escort durante i loro incontri.
Secondo quanto si dice nel documentario, le infermiere ucraine arrivate a lavorare negli ospedali libici erano incaricate di far abortire le vittime di Gheddafi.