LONDRA – Lo spot della L’Oreal con il volto di Rachel Weisz che promuove “la pelle più liscia, il colorito più definito”, secondo l’Advertising Standards Authority del Regno Unito, ingannerebbe il pubblico e non può essere affissa in in questa veste. A deferire lo spot all’autorità di controllo, è stato un deputato del partito Liberal Democratico che lo ha trovato offensivo verso le donne.
“Non è un lifting, è Revitalift”, dice lo spot del prodotto L’Oreal; secondo l’Asa invece, “l’immagine della Weisz è stata alterata in post-produzione dove il colorito è stato grandemente mutato per farlo apparire più liscio, in questo modo esagerando in maniera ingannevole le performance del prodotto”. Ovviamente, la casa francese di bellezza non ci sta, e richiama un precedente da parte della stessa Asa.
In passato, l’autorità aveva infatti chiarito che non c’era nulla di male se le case farmaceutiche tentavano di presentare i loro prodotti nella maniera più positiva possibile; per quanto riguardava i cosmetici, era ammissibile lavorare per comunicarli “nella loro miglior versione possibile”.
L’autorità risponde però che ciò deve avvenire a determinate condizioni: “Tecniche del genere sono accettabili fino a che l’effetto risultante non è qualcosa che esagera volutamente le potenzialità del prodotto” e secondo l’Autorità che vigila sulla pubblicità, in questo caso il volto di Rachel Weisz è stato alterato “così da cambiare in maniera sostanziale la sua carnagione per renderla più liscia e più definita”.