“Love lab, le officine della felicità”: organizzatore sparisce. “50 artisti non pagati”

Love lab, le officine della felicità

ROMA – “Love lab, le officine della felicità”, la fiera erotica che si è tenuta lo scorso week-end al Palacavicchi (Ciampino) sull’Appia si chiude col giallo. Cinquanta artisti del mondo erotico non stati pagati dall’organizzatore (nome d’arte Flavio Korea), scomparso nel nulla.

“Siamo stati – attacca Emanuela Colonna, ex modella ora danzatrice di burlesque con un’esperienza internazionale – vittime di una truffa. So che alcune pornostar delle scuderie di Riccardo Schicchi e Franco La Manna sono state pagate, ma almeno in cinquanta siamo rimasti all’asciutto. E Korea si è portato via anche i nostri contratti. Purtroppo ora so che non è la prima volta che si comporta così: alcune colleghe mi hanno detto che quello di non pagare è un suo vecchio vizio, che anche in passato ha messo in piedi la stessa truffa in altre parti d’Italia.”

A rendere il fatto ancora più grave è che la manifestazione, che aveva il patrocinio del Comune di Roma, voleva devolvere parte della somma in beneficenza. “Ma visto come sono andate le cose, nessuno ha la certezza che i soldi siano finiti alle associazioni che lottano per questi temi sociali” spiegano i lavoratori.

Flavio Korea si è rifatto vivo solo alcuni giorni dopo con un sms invitato a tutti i lavoratori non pagati. “Mi dispiace – si legge nel messaggio – se qualcuno sarà rimborsato in ritardo. Ma la colpa di questo è che mi sono sentito male.” Poi spiega di essere stato ricoverato in ospedale e lancia un ultimo appello a “tutti gli amici che hanno dato l’anima per Love lab.” “Aspettate e tutto si sistemerà” conclude Korea.

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Gianluca Pace