Luigi De Fanis, ex assessore di ‘sesso per contratto’: “Potessi mi ricandiderei”

Luigi De Fanis

PESCARA – ”Se potessi mi ricandiderei”: lo ha detto l’ex assessore alla cultura della Regione Abruzzo, Luigi De Fanis, arrestato lo scorso 12 novembre per corruzione e peculato insieme alla sua ex segretaria, Lucia Zingariello, con cui l’uomo avrebbe stipulato un contratto che prevedeva presumibilmente “prestazioni sessuali” (tremila euro per amore con regalo, prevedeva il contratto pubblicato anche da BlitzQuotidiano).

“Se potessi, se non fossi all‘obbligo di dimora, mi candiderei alle prossime regionali di maggio”,

ha detto l’ex assessore durante la trasmissione “L’Arena” di Massimo Giletti.

”E mi candiderei a testa alta. Non ho fatto nulla e c’è la presunzione di innocenza. Dalle mie parti i voti li riprenderei”.

De Fanis, travolto, come molti suoi colleghi, dallo scandalo rimborsi regionali, è stato sulle prime pagine dei giornali per un’altra inchiesta: secondo i media abruzzesi avrebbe infatti voluto avvelenare la moglie. Questa inchiesta, riferisce Il Centro, si basa su

“un’affermazione dell’ex segretaria, Lucia Zingariello: “De Fanis mi ha detto che voleva avvelenare la moglie”. Gli inquirenti hanno ascoltato la moglie di De Fanis due volte per verificare questa nuova ipotesi di reato”.

 

Published by
Maria Elena Perrero