ROMA – Niente click e nessuna connessione internet, è Make Love. Un libro fatto di carta, pagine e parole, ma anche di immagini, grafici e foto. Un manuale d’amore, una guida al sesso che rappresenta in qualche modo persino un’alternativa al web: Make Love, altro che Youporn.
Il libro di Ann-Marlene Henning, terapeuta sessocorporea danese, e Tina Bremer-Olszewski, giornalista tedesca, è un libro dedicato ai giovani ma non solo. Il sesso si impara, sostengono le autrici, come le lingue. E come queste devono essere studiate ed insegnate, per apprenderne i rudimenti e poi l’uso. Ma se è bene imparare da giovani non è detto che non sia sano un buon ripasso ogni tanto.
Natalia Aspesi, su Repubblica di oggi (6 maggio), si occupa lungamente del testo ora disponibile anche in Italia. E se ne occupa citando precedenti e sottolineando cambiamenti di costume e stranezze. Ma se ne occupa soprattutto segnalando la presenza in essere di questa sorta di Lonely Planet del sesso. Una vera e propria guida che come la più celebre cugina viaggiatrice illustra il testo con delle foto, al posto di città e spiagge ci sono in questo caso giovani coppie che traducono in azione le posizioni teoriche del libro.
E poi grafici, come quello che riassume il limite di età in cui si può far sesso paese per paese dove, tra l’altro, si scopre che in Madagascar occorrono 21 anni e appena 12 in Vaticano. E come nella guida turistica per eccellenza anche la guida per il mondo del sesso mette a disposizione dei lettori, anzi degli studiosi, un piccolo dizionario che può sempre tornare utile. Come ‘pene’ è un termine poco utilizzato nella vita sessuale reale degli italiani, altrettanto accadrà negli altri paesi del mondo. E quale sarà il termine in uso a Mosca per il suddetto? Martellone! E a Berlino? Più poeticamente ‘servo muto’. ‘Dolcetto tra le gambe’ e ‘lumaca’, sempre a Mosca e Berlino, nel caso in cui l’oggetto in questione non appartenga a lui ma a lei. Esempi che da soli, per la scelta dei termini, fanno sorgere qualche interrogativo sulla sessualità teutonica. E poi testo, tanto testo. Testo fatto di parole scritte su carta. Una vera e propria rarità. Specie ormai in tema di sesso.
In un mondo dove i libri sono sempre stati un oggetto destinato ad un pubblico non numerosissimo, da quando la rete è entrata nella nostre vite, hanno smesso totalmente o quasi questi di occuparsi di sesso. C’erano una volta le riviste porno e i romanzi porno soft, i giornaletti e i libri harmony. C’era il sesso su carta con le sue diverse sfumature. Internet però ha conquistato in un baleno il monopolio di questo fondamentale capitolo della vita umana. La maggioranza del traffico mondiale nella rete ha per oggetto il sesso e le sue decliazioni, sul dominio xxx si è discusso non meno di quanto si faccia in merito a importantissime questioni internazionali. Su internet ci si sposa, si fissano appuntamenti, si conoscono partner, si guardano foto e video e in qualche modo s’impara anche il sesso. Almeno i cosiddetti nativi digitali.
Se Youporn può essere assunto a simbolo della pornorete allora Make Love può essere la sua alternativa. L’alternativa un po’ chic forse, ma l’alternativa che attraverso la carte delle sue pagine cerca di dare un aspetto persino più pratico, ma soprattutto più materiale e reale al sesso. “I corpi veri – scrive la Aspesi – quando si incontrano davvero, ci tiene a far saper il libro, creano quella meraviglia che si traduce con la parola passione”. Make Love…e si suoi fratelli: i già pubblicati With the hand, Storia Culturale della Masturbazione, Pene d’amor perduti, L’oggetto invisibile, Non tutti ce l’hanno e infine La Gnocca, istruzioni per l’uso, opera di due erudite signore romane che verrà pubblicato in autunno.