ROMA – “Purtroppo con il coronavirus sta dilagando la pornografia. Noi abbiamo i ragazzi a casa. E’ il momento giusto per dare un colpo alla pornografia.
Invece stiamo facendo il contrario, stiamo facendo la santificazione di Malena alle Iene. Ho visto un servizio di trentacinque minuti.
Quello di Malena non è un mestiere, non è un lavoro. Offende la sua dignità di donna e mette in pericolo i ragazzi più giovani”.
A La Zanzara su Radio 24 Mario Adinolfi, leader del Popolo della Famiglia, attacca Malena la Pugliese e il programma le Iene per aver mandato in onda un servizio sulle performances sessuali dell’attrice a luci rosse.
“Malena va convinta a fare altro – dice Adinolfi – invece che idolatrarla in televisione. Può darsi che abbia altri talenti, non credo sia il suo unico talento quello di spogliarsi e spiegare la doppia prenotazione…”.
Guardi che si chiama doppia penetrazione, doppia: “Scusate, non sono preparato su questi argomenti”.
“E’ un cattivo esempio per i ragazzi – dice ancora Adinolfi – e non credo che il papà e la mamma siano orgogliosi di quello che fa. Così, a spanne”.
Ma è diventata un idolo degli italiani: “E’ una tragedia. Vi sembra giusto che sia un idolo degli italiani?
Quei trentacinque minuti dedicati prevalentemente ai giovani potrebbero essere utilizzati diversamente”.
“Io propongo – dice Adinolfi – una black list di siti ai quali si può accedere solo col documento.
La mia proposta è la black list, dove bisogna accedere dando il documento. Così siamo sicuri che non accedano ragazzini di dieci, dodici anni.
Io propongo quello che è già stato sperimentato in molti paesi. Trovo follia dedicare tutto quel tempo a Malena in tv”.
Hanno parlato di sq*irting col c*lo: “Questa è una cosa folle, assolutamente di pessimo gusto”. A un certo punto interviene Malena.
MALENA: “Mario Adinolfi sostiene che io dovrei cambiare mestiere? Ma perché? Mi piace e vivo serena, perché devo cambiare mestiere?”.
ADINOLFI: “Davanti a papà e mamma ti senti serena davvero, come racconti in televisione?”.
MALENA: “Allora. Innanzitutto non penso sia un suo problema, perché come ho detto vivo serena. E vivo a casa mia.
Ed in questo periodo di quarantena sono proprio con la mia famiglia.
Quindi se io sono riuscita a raggiungere un equilibrio come l’hanno raggiunto centomila persone che lavorano in questo settore, non vedo perché bisogna ancora puntare il dito verso chi fa questo lavoro. Basta”.
ADINOLFI: “Sei contenta? E’ contenta con se stessa? Non mi pare. A naso non sembra felicissima di poter dire che la doppia penetrazione an*le sia il suo talento maggiore”.
MALENA: “Io prima facevo un altro lavoro. Se non sono ritornata a farlo, evidentemente sono felice così, no?”.
ADINOLFI: “Se trentacinque minuti vengono offerti in televisione in un programma rivolto ai giovani, all’esaltazione della pornografia, io ritengo che questo sia un problema”.
MALENA: “Non è esaltazione della pornografia”.
CRUCIANI: “Ma è vero che riesci a sq*irtare col culo, facendo sesso an*le?”.
MALENA: “Certo, certo. Tutte le donne possono sq*irtare. Tutte le donne possono farlo tranquillamente, da sole o col proprio uomo”.
Siamo predisposte tutte naturalmente allo sq*irting. L’ho detto in tv ed anzi, molte donne mi hanno anche mandato il messaggio dicendo grazie, io ero convinta di non saperlo fare…”.
ADINOLFI: “Io continuo a pensare che se in tv una donna dice guarda, tutte le donne possono diventare madri, è un messaggio migliore.
Forse in televisione piuttosto che parlare di sq*irting col sedere, c’è un tema diverso per la dignità femminile”.
MALENA: “E’ giusto anche farla vedere questa realtà. Perché bisogna sempre tener nascosto questo mondo della pornografia, soprattutto la sessualità di una donna, perché nasconderla? Basta”.
CRUCIANI: “Ma l’uomo ha una parte fondamentale o no?”
MALENA: “No, la donna da sola con la propria masturbazione riesce a sq*irtare. Deve trovare il punto giusto”.
CRUCIANI: “Ma alla fine è urina quella che viene utilizzata dalle attrici porno?”.
MALENA: “No, no, io non ho mai fatto urina. Il mio sq*irting è naturale”.
CRUCIANI: “Anche questa è cultura”.
ADINOLFI: “Secondo me no, non è cultura”.
CRUCIANI: “Che male c’è se i ragazzi si toccano su Malena?”.
ADINOLFI: “Sotto i diciotto anni è certamente una cosa che fa male”.
CRUCIANI: “Perché sei così contrario al sesso an*le?”.
ADINOLFI: “Mi sembra un atto di violazione della donna molto grave. Molto brutto.
Lo considero un atto doloroso per la donna. Una doppia penetrazione non è propriamente la cosa più desiderata dalla donna”
MALENA: “Non è assolutamente violenza. E tutto ciò che viene fatto, viene fatto col consenso della donna.
Per me è assolutamente il top. Per il novanta per cento delle donne è così. Forse Adinolfi non è capace di farlo, eh…”.
ADINOLFI: “Io ho fatto tre figli, auguro a Malena di avere altrettanta gioia”.
MALENA: “Ma il sesso non si fa solo per concepire. Si fa per piacere”.
ADINOLFI: “Dico alla signora che non l’ho fatto tre volte e basta”.
CRUCIANI: “Anche la fellatio è una violenza alle donne?”.
ADINOLFI: “Ho spiegato più volte che bisogna avere molto rispetto del corpo femminile in questo momento in cui si discute molto della sottomissione femminile che nella pornografia sono esplicitamente rappresentati.
Anche la fellatio è un atto di dominio sulla donna”.
MALENA: “Io non vedo sottomissione, ma emancipazione. Le donne fanno quello che vogliono del proprio corpo”.
ADINOLFI: “Il pompino grande atto di dominio della donna? E come no…”.