Per gli interessati, basta scaricare i loghi dal sito internet dell’azienda e poi recarsi alle casse degli Ecko stores, in Usa e Portorico, ed esibire il marchio ovunque esso sia. La scelta è tra un paio di forbici sartoriali e un rinoceronte. E i primi ad immolarsi non sono stati certo avari di pelle: si sono lasciati marchiare su ampie superfici stringendo un patto per l’eternità scritto a caratteri indelebili.
Chiamateli pure nuovi costumi delle moderne tribù globali ma i creativi della Marc Ecko Enterprises sono stati davvero estremi: l’idea di una fidelity card in carne e ossa, anzi pelle e inchiostro, riporta in un certo senso all’usanza arcaica della marchiatura. D’altronde il termine brand origninariamente singifica proprio marchio a fuoco, quello impresso sui capi di bestiame e sugli schiavi.
Come dire, in barba ai no-logo. E quello che generalmente è un segno di identificazione e riconoscimento tra gli appartenenti alla stessa tribù si rideclina in una nuova logica di massa, secondo le regole del mercato globish.


