ROMA – “Quando avevo 17 anni due ragazzi tentarono di violentarmi”. A raccontare la terribile esperienza è Maria Teresa Ruta alla rivista DiPiù. Era il 14 agosto 1977 quando la Ruta è stata avvicinata da due ragazzi che l’hanno derubata e picchiata, cercando poi di violentarla. Solo l’intervento di una passante ha messo fine all‘aggressione, con i due che sono fuggiti.
Alla rivista DiPiù la Ruta racconta:
“Era il 14 agosto 1977: la città, alla vigilia di Ferragosto, era deserta. Quel giorno, tra l’altro, dovevo ripartire per tornare dai miei genitori. Mancavano tre ore al mio treno e io avevo deciso di fare un’ultima passeggiata nel quartiere. Proprio mentre ero di ritorno, a pochi metri dal palazzo in cui alloggiavo, mi sono imbattuta in due ragazzi di venti anni o poco più. Loro mi hanno guardato e si sono messi a ridere”.
Poi i due l’hanno aggredita:
“Mi hanno strappato la borsa, la collanina che portavo e gli orecchini, facendomi sanguinare un orecchi. Io ho cercato di difendermi,ma loro hanno reagito sferrandomi calci, con ferocia. Poi il più cattivo dei due, che aveva capelli biondi e ricci, ha detto: “Adesso con questa qui ci divertiamo”. Queste parole mi hanno gelato il sangue. Un istante dopo, mi hanno strappato la camicetta, mi hanno afferrato con forza il seno e hanno cercato di calarmi i jeans. Per fortuna, però, non sono riusciti a fare quello che avevano in mente. Proprio in quel momento, infatti, si è udita la voce di una donna, che, forse perché aveva-sentito le mie urla, gridava: “Che cosa succede?”. Sentendola, i miei aggressori sono scappati”.
Un’esperienza dolorosa, tanto che
“Per anni ho avuto incubi notturni e paure di ogni genere: paura di essere aggredita, paura di morire. Avevo anche orrore del sesso, del contatto fisico con gli uomini”.
E poi la Ruta conclude:
“Tanti possibili amori, nella mia vita, sono sfumati per questo: anche quando un ragazzo mi piaceva, la sola idea di baciarlo, per me, era penosa. Intanto gli anni passavano, la mia carriera nello spettacolo proseguiva e nel 1983, a ventitré anni, ero già un volto noto della Tv. Il pubblico conosceva la mia immagine sorridente: non immaginava la solitudine che si nascondeva dietro il mio sorriso”.
(Foto Facebook)