ROMA – C’è una nuova specie in estinzione nel terzo millennio: quella del buon partito. L’uomo che a una certa età avresti voluto sposare per coronare la tua vita, il compagno affidabile con cui fare famiglia.
Oggi quell’uomo non c’è più, almeno negli Stati Uniti. Il suo posto è stato dai rappresentanti di quella che la sociologa Kay Hymowitz definisce “una nuova età pre-adulta, un limbo, un’iper-dilatazione dell’adolescenza”. In altre parole: giovani uomini immaturi e impreparati ad affrontare le responsabilità della vita matrimoniale.
Un fenomeno già analizzato dal Wall Street Journal con i dati del censimento federale 2010 per gli Stati Uniti, del Bureau of Labor Statistics, delle Nazioni Unite e della Commissione europea, riportati da Repubblica. L’accesso all’istruzione superiore è l’indicatore più drammatico del declino maschile. tra gli over 65 anni, gli uomini laureati sono molto più numerosi delle donne. Il divario si riduce ma resta a favore dei maschi tra i 45 e i 64 anni. Si capovolge fra i 35 e i 44 anni dove le donne con laurea sono più numerose. Ma il vero baratro è tra i 25 e i 34 anni.
Quella che Hymowitz aveva spiegato come “l’ascesa delle donne che ha trasformato gli uomini in ragazzi”. Le donne ce la fanno a scuola, ce la fanno nel lavoro, ma si ritrovano a non avere nessuno con cui condividere i propri successi, che spaventano quello che un tempo veniva definito il sesso forte.
La forbice si allarga anche sui redditi. Gli uomini non possono portare più alcuna “dote”. E il matrimonio fa loro ancora più paura. “In molte aree metropolitane degli Stati Uniti, le giovani donne guadagnano sistematicamente più dei loro fratelli, o dei loro aspiranti fidanzati”. Nel 1970 meno del 16% degli americani non erano ancora sposati all’età di 30 anni, oggi il 55% a quell’età sono “single”.