CITTA’ DEL MESSICO – Una donna di 32 anni e’ stata operata da cinque medici messicani che, alla presenza di artificieri dell’esercito, le hanno estratto dal volto uno spezzone di granata che, se mosso male, avrebbe potuto esplodere. L’intervento, riferiscono oggi i media che parlano della ”donna che non doveva morire”, e’ avvenuto in un ospedale di Culiacan, stato di Sinaloa, nel nord de Paese.
Il 6 agosto scorso Karla Flores, madre di tre figli e commessa in una pescheria di Culiacan, stava camminando per strada quando, in circostanze mai ben accertate, e’ stata colpita al lato della bocca dal frammento di una granata, apparentemente uscita da un lanciagranate lontano per lo meno una decina di metri.
I media precisano che gli artificieri hanno proposto che durante l’intervento i chirurghi indossassero giubbotti antibomba. Vista la difficolta’ che cio’ poteva creare, hanno finito per indossare tutti i camici di rito. L’intervento e’ durato cinque ore e con una trachetomia, secondo le indicazioni dei militari, il frammento e’ stato estratto senza essere manomesso.
Karla Flores e’ rimasta senza denti, con il volto un po’ deformato, ma e’ viva: la sua foto campeggia oggi su tutti i media messicani.