Milano, Elisabetta Canalis senza veli per la Peta: ma è solo una foto

MILANO – Un passaggio in pazza Duomo accompagnata da una stampa che la ritrae nuda per ‘Peta’, per ricordare all’Italia cosa significhi indossare una pelliccia. Elisabetta Canalis porta nel suo Paese la battaglia che l’ha vista posare ‘come mamma l’ha fatta’ così come già altre dive internazionali, da Charlize Theron a Eva Mendes, fino a Kim Basinger. La showgirl ha chiarito che non si tratta di “un attacco a coloro che possiedono una pelliccia ma – ha spiegato – un modo per richiamare l’attenzione di chi, soprattutto in inverno, ha intenzione di acquistare per se’ o regalare un capo con pelliccia.

Dietro all’allevamento degli animali da pelliccia – ha proseguito la Canalis – c’è un’industria disumana: gli animali vengono allevati in gabbie piccolissime, non possono muoversi, non vedono la luce del sole e vengono uccisi attraverso scosse elettriche, o annegati, o presi a sprangate; in alcuni casi vengono addirittura scuoiati vivi. E’ giusto che per almeno 5 minuti si pensi a questa cosa prima di andare ad acquistare un capo”.

Ma se la consapevolezza di essere complici di pratiche così tremende non dovesse essere sufficiente, Elisabetta Canalis fa appello a convenienza e senso della moda: “Le pellicce costano care – ha fatto notare – e noi siamo gli ambasciatori della moda nel mondo, abbiamo stilisti che pensano ad abiti fatti in tessuti che tengono calore e per i quali non vengono uccisi animali”.

Ma che fare se per caso una pelliccia la si possiede già?: “Consiglio di donarla ai senza tetto – è la ‘dritta’ che arriva dalla Canalis -. Non ho mai indossato una pelliccia e quando mi sono resa conto di possedere capi con inserti in pelliccia di provenienza animale me ne sono disfatta”.

(Foto LaPresse)

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Lorenzo Briotti