Fare sesso non pregiudica il rendimento dei calciatori impegnati nel Mondiale, mentre può provocare conseguenze negative “una vita notturna non controllata”. E’ l’opinione di Pelé il quale ha detto esplicitamente che “il sesso non fa male, quello che fa male è la vita notturna”. ‘O Rei’ ha fatto questo commento a proposito dei comportamenti diversi adottati da alcuni tecnici tra i quali il brasiliano Carlos Dunga, che ha predicato disciplina anche nelle ore libere e Diego Armando Maradona, favorevole ai rapporti sessuali sia pure solo con la compagna abituale e non nelle ore dedicate al riposo. Alla richiesta di quale sia la finale che vorrebbe in Sudafrica Pelé ha risposto che “se dipendesse da me, se fossi Gesù Cristo favorirei una finale tra il Brasile ed una delle squadre africane”. Sulle critiche fatte da molti giocatori al pallone dei Mondiali Pelé le ha attribuite a fattori pubblicitari per cui i calciatori che propagandano una determinata marca criticano l’altra e viceversa. “I giocatori non utilizzino il pallone Jabulani per giustificare i loro errori – ha detto il miglior calciatore di tutti i tempi -. Il rendimento dipende dalla loro abilità. Tutti hanno il tempo di allenarsi e di adattarsi entro l’inizio del Mondiale”.
