LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – Anche se solo l’autopsia, disposta dalla procura agrigentina, chiarirà con esattezza le cause della morte dei 25 migranti sul barcone diretto a Lampedusa, sembra sempre più plausibile che le vittime siano morte per asfissia e intossicazione dei fumi, oltre che per la temperatura elevata, provocati dal vecchio motore del natante.
I 25 africani si trovavano infatti nella stiva del barcone che contiene il motore: uno spazio angusto dove sarebbe difficile sopravvivere anche senza smog. Il medico del poliambulatorio dell’isola, Pietro Bartolo, afferma che ”le persone potrebbero essere morte da almeno 48 ore considerato lo stato in cui sono stati trovati i cadaveri”.
Ai soccorritori, che hanno aiutato gli altri 271 migranti a lasciare il barcone, una volta sgomberato il ponte si e’ mostrata una scena orribile: dal boccaporto si vedevano i cadaveri ammassati nella stiva. ”Una scena che non potro’ mai scordare” dice un vigile del fuoco.
Le immagini dei soccorsi (foto AP/LaPresse):