
MOSCA – Sorride e saluta con la mano, sorride e a volte strabuzza gli occhi, risponde alle domande del giudice: si dichiara colpevole. Gyulchekhra Bobokulova è la tata di 38 anni, di origine uzbeka, che il 29 febbraio ha decapitato la bambina di 4 anni che assisteva e poi è andata in giro per Mosca con la testa della bambina tra le mani dicendo che era stato Allah a ispirarla.
A quanto pare la donna, madre di 3 figli e con una vita difficile, soffre di schizofrenia anche se lo aveva nascosto.
La donna ha confessato il delitto dicendosi pentita e ha spiegato alla stampa di averlo fatto “perché lo ha ordinato Allah”. Ma, questa almeno è l’ipotesi degli investigatori russi, potrebbe non aver agito da sola visto che gli investigatori parlano apertamente di “mandanti dell’omicidio”.
I giudici hanno stabilito l’arresto cautelare fino al 29 aprile, lei ha detto di non opporsi alla decisione del tribunale. Come scrive l’agenzia Rbc, gli inquirenti hanno spiegato che la detenzione di due mesi è necessaria in quanto la Bobokulova potrebbe far pressione su testimoni o contattare i possibili mandanti dell’omicidio.
Per ora l’indagine non specifica chi potrebbero essere queste persone. La donna era stata arrestata il 29 febbraio, mentre gridava “Allah è grande”, vestita di nero e con il capo velato davanti all’uscita della metropolitana nella zona nord-occidentale della capitale russa. In mano aveva la testa mozzata della bambina, cui faceva da babysitter.
Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha creato non poche polemiche, approvando la scelta dei canali tv federali di non trasmettere la notizia. Secondo fonti di Rbc in diversi canali televisivi, le maggiori emittenti hanno ricevuto raccomandazioni di non mostrare immagini e non dare notizie nei loro programmi dell’omicidio della bambina. Stando alle fonti, le autorità russe avevano paura che il caso fosse elevato a livello nazionale e potesse dar vita a tensioni a sfondo razziale e di odio religioso. Gli inquirenti, che indagano per omicidio, hanno ordinato di sottoporre la donna a perizia psichiatrica, mentre secondo alcune fonti nelle forze dell’ordine, citate da Interfax, l’assassina sarebbe stata sotto effetto di sostanze psicotrope.