Un vero e proprio colpo di karate assestato con la coda. Così, con una frustata violentissima, le orche assassine hanno imparato a sbarazzarsi degli squali.
Le immagini di questa inedita tecnica di combattimento vengono dalla Nuova Zelanda e le ha scattate Ingrid Visser una biologa marina di 43 anni.
La Visser studia il comportamento delle orche da 17 anni e spiega così il modo in cui riescono ad avere la meglio sugli squali: «Usando una combinazione vincente di grande abilità e intelligenza e forza brutale catturano e mangiano quelli che per molti sono gli inarrivabili predatori degli Oceani».
La strategia utilizzata dalle orche è degna delle migliori tattiche militari: con le pinne le orche producono delle correnti che fanno salire il malcapitato squalo a pelo d’acqua. Quindi lo finiscono con una codata sul dorso.
In alternativa le orche usano la tecnica del “recinto”: il gruppo si dispone a cerchio e isola lo squalo e, alla fine lo attaccano furtivamente da sotto puntando alla parte più vulnerabile del predatore, la pancia.