MILANO – È durata 5 anni la latitanza di Oufir Lmadi, il magrebino di 33 anni che la notte di San Valentino del 2009 violentò una boliviana di 21 anni all’interno del parco Forlanini, a Milano.
L’uomo è stato bloccato nella serata del 18 marzo dai carabinieri in via Ricciarelli e trasferito nel carcere di San Vittore, dove sconterà 8 anni essendo già stato condannato in contumacia. Il magrebino, infatti, era stato incastrato dal dna trovato sulla vittima, ma subito dopo il test era sparito nel nulla. L’analisi fu fondamentale per l’attribuzione della responsabilità poiché la boliviana non era riuscita a identificare il suo aggressore attraverso le foto segnaletiche.
La notte del 14 febbraio 2009 era nel parcheggio della discoteca Magazzini Generali (dove aveva trascorso la serata con un gruppo di amici), quando Lmadi le si accostò in auto e la caricò a forza, portandola nel parco Forlanini per violentarla. Dopo un’ora la ragazza riuscì a scappare dopo aver chiesto al suo aguzzino di comprarle un panino a un chiosco in viale Corsica: nel momento in cui il magrebino uscì dall’auto lei chiamò un’amica e poi corse in strada urlando ai passanti. Lmadi mise in moto e si allontanò, ma poco dopo i carabinieri lo trovarono e lo sottoposero al test, dopo il quale sparì di nuovo. Fino al 18 marzo.
