ROMA, 10 OTT – ''Domani 'busseremo' in Vaticano, chiedendo di essere ricevuti dal Papa. A Benedetto XVI vogliamo sottoporre le nostre richieste per un aiuto concreto alle vittime dei sacerdoti pedofili: nessuna guerra alla Chiesa, vogliamo dialogare''. E' quanto affermano due attivisti anti abusi, Alberto Sala e Francesco Zanardi, che guidano rispettivamente l'associazione 'Piccolo Alan' e l'associazione 'L'Abuso'. Domattina, tra le 10 e le 10.30 Zanardi giungera' in Piazza S.Pietro al termine di una marcia partita a settembre da Savona. Con lui ci sara' anche Sala. Entrambi indosseranno una maglietta con su scritto ''Pellegrinaggio per la verita'. Basta omerta' nella Chiesa, basta indifferenza''. E, secondo quanto hanno annunciato oggi, proveranno a raggiungere il Portone di bronzo e a essere ricevuti in Vaticano. Il loro scopo e' farsi innanzitutto ''portavoce delle vittime, della loro solitudine, che e' un crimine nel crimine'', sottolinea Sala. Ma soprattutto vorrebbero sottoporre al Papa le richieste che gia' hanno fatto alla Cei: istituzione di una commissione mista formata da giuristi, operatori sanitari e dell'informazione, uomini di scienza e vittime; apertura degli archivi della Congregazione della dottrina della fede e degli enti religiosi; obbligo di denuncia della notizie di reato; rimozione e riduzione allo stato clericale dei sacerdoti coinvolti. E soprattutto aiuto concreto alle vittime: ausilio psicologico, sostenendo economicamente il percorso di analisi che tanti devono affrontare; ausilio pratico, per esempio sul piano del lavoro. ''Le vittime – afferma Zanardi – si ritrovano spesso in mezzo a una strada''. L'iniziativa di domani e' soprattutto simbolica. ''Ma ho la speranza che il Papa la accolga'', afferma Sala. ''L'Italia – aggiunge – e' un Paese anomalo. All'estero in molti Paesi c'e' stata una sollevazione popolare. Da noi il problema della pedofilia nel clero non provoca una protesta civile. Ci sono molti condizionamenti, anche sulle istituzioni. Le inchieste procedono a fatica. Io sono un credente. Non condanno la Chiesa. Ma vorrei risposte nei fatti''.
