ROMA – Un’analisi apparsa su PornMd, aggregatore porno, prende in considerazione il numero e la qualità delle ricerche relative al porno su Google, scoprendo che il Medio Oriente e i paesi musulmani in generale, si trovano ai vertici delle classifiche mondiali per l’intensità della curiosità. Ma la cosa che più risalta in questa analisi è che nella stessa area il porno si produce amatorialmente e finisce online, dove è il contenuto più ricercato dei video pornografici.
Tra i primi otto paesi per quantità di ricerche sul tema, come scrive Salon.com, Google svela che 6 sono paesi a maggioranza musulmana, con il Pakistan in testa, seguito dall’Egitto al secondo posto e poi Iran, Marocco, Arabia Saudita e Turchia a seguire. Il Pakistan guida la classifica per le ricerche associate a maiali, asini, cani, gatti e serpenti. In tutti questi paesi, a parte Turchia e Libano, sono vietati il commercio e la distribuzione di materiale pornografico, con penalità che possono essere anche molto severe.
I cittadini di questi paesi hanno imparato ad aggirare facilmente i blocchi e per quelli che non lo sanno fare ci sono in vendita cd e dvd o programmi utili a farlo con estrema facilità.
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