La ragazza si era improvvisamente trovata su un sito di video pornografici perché il suo fidanzato di allora aveva ripreso un loro incontro sessuale e lo aveva postato su alcuni siti specializzati, “dimenticando”, a suo dire, di avvertirla.
La giovane aveva fatto causa e il tribunale le ha riconosciuto un risarcimento pari a circa 18mila euro per la circonvenzione e poco più di mille per ”danni morali”. L’ex fidanzato è ricorso in appello giudicando la cifra eccessiva e l’ha avuta vinta perché la corte ha ridotto di oltre cinque volte l’indennizzo sostenendo che ormai la società è ”abituata” a simili spettacoli che non offendono i protagonisti della vicenda.
Le reazioni non si sono fatte attendere: la ragazza ha detto si essersi sentita due volte offesa mentre sul giornale svedese Aftonbladet un noto commentatore ha dichiarato: ”Giustificare la decisione con il fatto che al giorno d’oggi le persone hanno un atteggiamento aperto verso la propria vita sessuale è una sconfitta intellettuale e morale”.