TERNI – Venivano pagate con gratta e vinci, braccialetti, schede telefoniche e anche denaro tre studentesse minorenni originarie dell’est europeo che venivano fatte prostituire in alberghi e case dei clienti tra Terni e Spoleto.
La madre di una delle ragazze, due spoletini e un albanese residente ad Acquasparta sono stati arrestati dopo le indagini dei carabinieri. In totale quindici i clienti che avrebbero fatto sesso con le minorenni.
Tra questi tre ternani di 66, 70 e 78 anni anni indagati a piede libero. Per loro è stato disposto il divieto di avvicinamento alle minorenni. Molti dei clienti – ritengono i carabinieri – erano consapevoli che le studentesse erano minorenni. Sul loro conto gli accertamenti sono ancora in corso. Ciascuna ragazza guadagnava circa 500 euro al mese. Una di loro aveva anche recentemente abbandonato la scuola. A prostituirsi nello stesso giro – sempre in base agli accertamenti – anche la madre, ora arrestata, di una delle ragazze.