Cocaina e video hard: è questa la ricetta che ha incastrato Mikhail Fishman, caporedattore dell’edizione russa di Newsweek. Anche un altro oppositore è finito nel mirino dei militanti pro-governo sempre grazie a telecamere nascoste: Ilia Yashin, tra i leader del movimento di opposizione Solidarnost.
A raccontare lo scandalo architettato «a scopi politici» è proprio Yashin dalle colonne del bisettimanale Novaia Gazeta lo stesso Yashin. Sul sito di Giovane Guardia, gruppo giovanile pro Cremlino, è apparso qualche giorno fa un video che ritrae un uomo nudo somigliante a Fishman in un appartamento privato, mentre sniffa cocaina al fianco di una ragazza in abiti succinti.
Il reporter ha definito i fotogrammi hard una ‘provocazione’ orchestrata ai suoi danni, cui avrebbero partecipato anche le forze dell’ordine, con l’obiettivo di «spingermi a mutare la linea editoriale del giornale, critico verso il potere». Ilya Barabanov, giornalista di New Times coinvolto indirettamente nella storia, suggerisce dunque un possibile ricatto: «Un segnale per chiudere la bocca ai giornalisti».
Anche l’Unione dei giornalisti ha condannato la «campagna anti Fishman» come «una provocazione politica che colpisce non solo un collega ma tutta la comunità mediatica». Dietro ci sarebbero «anonimi gruppi di pressione con contatti nei servizi segreti e nella politica».
Sia Fishman che Yashin qualche giorno fa erano stati colti da una telecamera nascosta nell’atto di offrire una mazzetta a un poliziotto della stradale. Yashin su Novaia Gazeta racconta la sua versione: ammette di conoscere bene le due ragazze e averle incontrate varie volte. Katia e Nastia, questi i nomi, hanno un sito su V Kontakte, il facebook russo, dove adescano i propri “amici”.
Nel corso di uno dei ‘festini’, racconta Yashin, una di loro gli avrebbe proposto di assumere cocaina e di fare dei giochi erotici. A quel punto, insospettito, avrebbe declinato.