MILANO – Un grande e sentito applauso e’ scoppiato al termine della cerimonia funebre di Mario Cal, l’ex vicepresidente del San Raffaele che si e’ sparato nel suo ufficio al sesto piano del palazzo sormontato dalla cupola con l’arcangelo Raffaele, che si intravede dalla tangenziale di Milano.
Proprio nello stesso edificio, ma nel ciborio a pian terreno, e’ stata allestita la camera ardente e si sono svolti i funerali in forma privata, officiati da padre Paolo Natta mentre don Luigi Verze’ ha accolto il feretro al suo arrivo ma non è intervenuto alla cerimonia funebre.
Non e’ stato pero’ il suo l’unico intervento, alla fine della funzione ha parlato anche don Charles Vella, che e’ stato a lungo responsabile delle comunicazioni del San Raffaele e quindi ha lavorato gomito a gomito ch Cal. Sono intervenuti anche il professor Roberto Chiesa, primario di cardiochirurgia, il professor Patrizio Rigatti di Urologia, la dottoressa Ornella Melogli, ma soprattutto Stefania Galli, la storica segretaria di Cal, a cui l’ex vice presidente ha lasciato una lettera prima di suicidarsi, oltre a quella indirizzata alla moglie.
E’ stato il suo un intervento commosso, pronunciato con la voce rotta, in cui ha ricordato la sua positivita’, la grinta, la capacita’ di aiutare, in cui ha detto che i suoi collaboratori continuano ad aspettare quasi che spunti nell’ufficio.
Al funerale, oltre alla vedova di Cal, Tina, erano presenti la sorella del vicepresidente, i tanti nipoti, il ministro della Salute Ferruccio Fazio, il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni; ma anche Al Bano e Renato Pozzetto, tantissimi medici e infermieri e pure Renato Botti, ex direttore generale del San Raffaele, che ora insieme ad Enrico Bondi dovrebbe avere un ruolo di superconsulente per il risanamento.
Le immagini del funerale (foto LaPresse):