TARANTO, 7 FEB – Si e’ conclusa con l’audizione dell’ex badante romena di casa Scazzi, Maria Ecaterina Pantir, l’udienza per l’omicidio della 15enne Sarah Scazzi. Il processo e’ stato aggiornato al 14 febbraio.
La donna ha ricostruito il giorno della scomparsa della ragazzina e ricordato, in particolare, il momento in cui Sarah si cambio’ per andare al mare con la cugina Sabrina. ”Indossava prima un completino nero – ha ricordato – che le regalai io. Poi si mise maglietta e pantaloncino rosa”.
A diverse domande dei pubblici ministeri l’ex badante ha risposto con un ”non ricordo”. Maria Ecaterina Pantir si e’ costituita parte civile nei confronti di Sabrina Misseri, che risponde anche di calunnia in quanto l’avrebbe accusata della scomparsa di Sarah, pur sapendola innocente. La romena si occupava dello zio di Concetta Serrano, mamma di Sarah, ed era ogni giorno a contatto con Sarah.
L’8 settembre 2010, Sabrina Misseri fu convocata dai carabinieri, ai quali riferi’ di nutrire forti sospetti sulla badante a causa di un ”radicale cambiamento comportamentale”. ”A rafforzare – disse Sabrina Misseri agli investigatori – questa mia ricostruzione mentale, e’ proprio una esternazione rivolta all’indirizzo della mamma di Sarah, ed in mia presenza, con la quale la badante romena si preoccupava della possibilita’, in virtu’ delle indagini, di essere anche lei sotto intercettazione telefonica. Non solo – prosegui’ Sabrina – ma lei era una delle poche persone, escluse io, Sarah e Mariangela, compresi i genitori di Sarah, a sapere che avevamo intenzione di recarci al mare il giorno della scomparsa, e soprattutto era certa del momento dell’uscita di Sarah dalla propria abitazione”.
Maria Ecaterina Pantir prima dell’udienza (Foto LaPresse)






