Sarah Scazzi, nelle foto del processo il giallo delle collanine

Una delle due collane trovate (Foto dal Corriere del Mezzogiorno)

TARANTO – Due collanine: una d’argento e una di cuoio con un piccolo scoiattolo d’acciaio come pendente. E’ l’ultimo giallo legato al caso di Sarah Scazzi, la ragazza di 15 anni uccisa ad Avetrana il 26 agosto 2010. Le foto del pozzo in cui era stato nascosto il corpo sono state allegate ai documenti del processo che inizierà il 10 gennaio. In quella buca nella terra, usata dai contadini per raccogliere acqua per irrigare i campi ma chiusa da anni, Michele Misseri racconta di aver nascosto, da solo, il corpo della nipote. E lì sono stati ritrovati anche i due monili che però, secondo la famiglia, non apparterrebbero a Sarah. Di chi sono? Sono suoi e i genitori non lo sapevano? Le due collane sono state trovate in fondo al pozzo, mentre l’unico accessorio indossato da Sarah (un braccialetto nero) era al polso della ragazzina. Il pozzo era chiuso da 4 anni prima che il cadavere fosse messo lì, forse qualcuno anni fa ha gettato lì le due collane che, a occhio, sembrano di fattura piuttosto recente.

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Elisa D'Alto