TORINO – Un lungo applauso, le lacrime e gli abbracci dei colleghi che li hanno seguiti da sotto hanno accolto Matteo Mele, 43 anni, Antonio Previti, 23 anni, e Nicola Sabba, 22 anni, i tre dipendenti della Wagon Lits che hanno trascorso tre giorni e due notti sulla gru del grattacielo dell’Intesa Sanpaolo in costruzione a Torino per protestare contro il loro licenziamento. Le rassicurazioni di Trenitalia e la visita del sindaco Piero Fassino li hanno convinti a scendere.
”Spero – ha detto Mele – che sia come ci hanno detto ma non mi fido. Non vogliamo piu’ sentire parlare di mobilita’ o cooperative e vogliamo lavoro stabile per tutti, altrimenti a gennaio torneremo ad arrampicarci piu’ arrabbiati di prima e non scendiamo neanche se viene il papa”. Mele ha detto di avere chiesto al sindaco Fassino ”di mordere come un mastino la gente che sta a Roma” e ha definito i ragazzi che lo hanno accompagnato sulla gru ”dei ragazzi stupendi, anche se mi mancava mia moglie”.
Previti ha definito l’avventura sulla gru ”difficile, dura, pesante. Ma alla fine abbiamo ottenuto qualcosa. Abbiamo vissuto momenti di debolezza, ma abbiamo ricaricato le batterie tirando fuori il carattere. Spero che sull’onda di questa protesta qualcosa cominci a muoversi”.
Sabba ha ringraziato i due colleghi: ”Con due persone cosi’ avremmo potuto resistere altre tre settimane sulla gru. Il freddo c’era ma eravamo attrezzati per sopportarlo anche a lungo”.
(Foto LaPresse)