L’indagine di Gfk Healtcare è stata condotta su quasi 9mila donne, di cui circa 500 in Italia, e dal nostro paese vengono dati preoccupanti, ha spiegato Paolo Scollo, presidente della Societá italiana di Ginecologia e Ostetricia (Sigo). Per il 31% del campione il coito interrotto è un efficace sistema contraccettivo, solo il 16% si sente informata sui metodi contraccettivi disponibili e una su cinque non ha mai parlato con il proprio medico di contraccezione. Questo porta ad avere un tasso di aborti ancora troppo alto, soprattutto tra le adolescenti.
”Manca l’informazione, sia dal punto di vista medico che sociale – spiega Scollo – per questo stiamo elaborando un progetto da presentare al ministro Giannini per far entrare il tema stabilmente nel curriculum scolastico giá alle medie, formando anche gli insegnanti”. Durante il congresso verrá presentato anche un nuovo dispositivo intrauterino, il più piccolo al mondo, da ieri disponibile anche in Italia, che una volta inserito dal ginecologo ha un effetto che dura tre anni. ‘Questo è particolarmente indicato per le donne giovani, anche se va bene a tutte le etá – spiega Valeria Dubini della Sigo – perchè oltre a risolvere i problemi di ‘dimenticanza’ tipici ha anche un bassissimo dosaggio ormonale”.