Sesso: “Ragazzi troppo veloci a letto”. Un sondaggio in una scuola di Padova boccia gli adolescenti

‘Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso (ma non avete mai osato chiedere)’ è il titolo di un film di Woody Allen che andrebbe attualizzato: al giorno d’oggi sembra che gli adolescenti di sesso sappiano già tutto e non abbiano bisogno di fare domande. Sono passati i tempi in cui chi faceva la prima esperienza “istruiva” gli amici, o le amiche, che ascoltavano ipnotizzati il racconto di tutti i dettagli. Nell’era di internet, la magia dello scoprire è sparita, per lasciare spazio solo ai problemi. Primo tra tutti l’eiaculazione precoce.

“Ho mollato il mio ragazzo perché soffriva di eiaculazione precoce. Il nostro rapporto durava ‘due botte’, un minuto al max!”. “Il mio ragazzo dura solo 5-6 minuti”. A quanto pare, la maggioranza dei ragazzi raggiunge l’orgasmo troppo rapidamente. A rivelarlo è un sondaggio effettuato all’interno di uno dei più grandi istituti scolastici superiori di Padova.

A seguito di alcune lezioni di sessuologia e affettività nelle proprie classi, un docente ha messo nell’atrio della scuola una scatola per raccogliere le anonime considerazioni di tutti gli studenti dell’istituto in merito al sesso. Il verdetto, uscito dai bigliettini lasciati dagli studenti, è chiaro: i ragazzi sono troppo veloci e le ragazze sono stanche di questa di “Speedy Gonzales”, tanto che in alcuni casi arrivano a lasciare il proprio partner.

Le confessioni delle giovani amanti non fanno che confermare le statistiche nazionali, che mettono in risalto un maschio sempre più debole e con l’ansia da prestazione che lo rende ancora più vulnerabile. E donne sempre più impazienti.

La conseguenza di questa estrema pressione sui maschi del Duemila è l’estrema diffusione del viagra, usato già in adolescenza. Per tentare di risolvere il problema, molti ricorrono all’uso della “pillola blu” già prima della maggiore età nella speranza di ottenere prestazioni migliori, creando non solo una dipendenza non facile da guarire ma mettendo anche in serio pericolo la propria salute.

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Sandro