Le loro urla hanno disturbato i sonni tranquilli dei vicini, le loro notti focose hanno fatto temere il peggiore degli omicidi, eppure Caroline e Steve Cartwright facevano “soltanto” sesso.
I gemiti della coppia sono arrivati in aula, durante l’udienza davanti alla Corte di Newcastle: i due devono rispondere della denuncia di “sesso troppo rumoroso”. Durante la seduta di appello alla condanna per non aver rispettato la diffida che imponeva meno chiasso, l’accusa ha fatto ascoltare un nastro di dieci minuti, come prova delle prodezze eccessive dei Cartwright.
In tribunale hanno testimoniato anche le “vittime” del sesso sfrenato, ovvero i vicini: «Il rumore è indescrivibile, sembrano urla di dolore, sembra che si uccidano… è eccessivo». Anche l’accusa ha parlato di un modo di fare sesso «innaturale e isterico».
Al centro della disputa, dunque, le grida della donna che si è difesa dicendo: «Ho provato a controllarmi, ho addirittura tentato di mettermi un cuscino davanti alla bocca, ma non ci riesco». Caroline ha tirato in ballo persino l’articolo 8 dello Human Rights Act: «Esigo rispetto per la mia vita privata e familiare».
