La moda parigina stenta a decollare. Arrivata a meta strada, la kermesse francese procede senza infamia e senza lode. In questo limbo è  più facile segnalare le delusioni che le tendenze. Comunque c’è un ritorno del genere punk. Lo si è visto da Balenciaga, dove Nicolas Guesquiere ha cercato di tirar fuori il lato maschile della femminilità , ispirandosi alla strada, infilando la camicia solo a metà nei pantaloni, facendo camminare le modelle con gli anfibi (visti in versione “dura” anche da Yamamoto).
Si è visto molto punk da Balmain (con Christophe Decarnin) tutto borchie e spille. Un filone evidente, di tutt’altra natura, è quello della camicia maschile e dello chemisier. Se ne vedono dappertutto. In versione abito bislungo oppure a mo’ di giacca, infilate nei pantaloni e lunghe dietro, ma anche come vero e proprio chemisier, insomma vestito abbottonato davanti, grazioso e femminile, ma anche stratificato e comunque in tante fogge, diritte o arricciate, lisce o cinturate, e anche molto colorate.
Basta questo per fare una tendenza? Accontentiamoci, aspettando le prossime giornate. Intanto alcuni grandi hanno già deluso: Dior ha messo insieme camicie, magliette e berretti da marinaio, braghette e qualche vestito a fiori. Lanvin non ha avuto la solita strepitosa allure che incanta tutti, di Balmain e Balenciaga si diceva prima, senza scalpore. Westwood è sembrata addomesticata tra i cuori (lei che era la regina punk!). Ma ci sono ancora quattro giorni, e si può sperare.
Intanto, ecco alcune collezioni primavera estate 2011 degli stilisti che hanno sfilato il 1 ottobre:


































