ROMA – Con la benedizione delle autorità religiose locali, un imprenditore ha fondato su internet il sito “Karaz“.
Scrive Roberta Zunini sul Fatto Quotidiano:
Vorrebbe essere un’attraente ciliegina sulla torta un po’ sgonfiata di matrimoni senza più passione o non ancora del tutto consumata per la mancanza di esperienza degli sposi più giovani. Perché sembra che molte neospose palestinesi, sempre più rispettose della tradizione religiosa, abbiano difficoltà a lasciarsi andare ai desideri dei mariti.
Ma “Karaz”, ciliegia in arabo, il primo sexy shop online disponibile per i palestinesi della Cisgiordania, potrà fornire nuovi “strumenti” per la pax erotica anche a persone non sposate, in coppia o single, in cerca di partner o di autosoddisfacimento. Nessuno può infatti impedire loro l’accesso al sito Karaz che, trattandosi di un negozio internet, ha un accesso facilmente aggirabile. La motivazione ufficiale però non poteva che essere il miglioramento dell’armonia tra moglie e marito. Lo ha spiegato al quotidiano inglese Guardian il trentenne imprenditore di Ramallah – la capitale amministrativa dei Territori palestinesi occupati – Ashraf Alkiswani, che vendendo prodotti e dispensando consigli si propone di rompere uno dei tabù della società araba. Non senza avere prima cercato, e ottenuto, l’approvazione delle autorità religiose. Alkiswani prima di lanciare il sito ha incontrato tre imam in una moschea di Ramallah per chiedere loro che venisse approvata la sua idea imprenditoriale tramite una fatwa (un editto religioso). Fatwa accordata dato che i tre tutori dell’islam hanno creduto alla sua spiegazione: “Volevo promuovere l’amore e la gioia nell’esprimere l’amore. Non si tratta solo di sesso ma del tentativo di costruire ponti tra moglie e marito, migliorando l’armonia sessuale che porta a matrimoni più felici, fa diminuire i divorzi e l’infedeltà. In questo senso si tratta di un progetto sociale”.
IL FURBO businessman ha trovato la formula giusta per indurre gli imam a dare il via libera. Bisogna però constatare che se descriverlo come un progetto sociale è un po’ esagerato, certo potrebbe aiutare le donne palestinesi dei villaggi più “timorati” o tradizionalisti, a sdrammatizzare le prime notti (…)
La ciliegia quindi non sarà disponibile per gli abitanti della Striscia. Ma a loro i prodotti di Keraz pare non servano granché perché, grazie ai frequenti bombardamenti, il livello di passione tra le coppie si auto implementerebbe. Lo avevano rivelato molti gazawi al termine dell’operazione “piombo fuso”. Eros e thanatos, del resto, si incontrano spesso (…)