Sonnambulo che fa sesso, scienza dice che esiste davvero

ROMA – E’ sonnambulo e fa sesso, poi si sveglia non ricorda assolutamente nulla. Succede, e lo dice la scienza. Questa patologia ha anche un nome: sexsomnia, efficace crasi tra “sex” e “insomnia”. La “sessosonnia”, come è stata tradotta in italiano, è stata descritta scientificamente per la prima volta nel 2003 da alcuni scienziati dell’università di Toronto.

Cosa fa chi è affetto da sexsomnia? Rapporti sessuali, fino a atti di violenza sessuale veri e propri, e spesso del problema non si prende coscienza finché il partner abituale non parla. Di solito si verifica nelle prime ore di sonno, i pazienti non hanno interazione con l’ambiente circostante e, al risveglio, non ricordano nulla. Solitamente chi ne soffre ha già disturbi del sonno come sonnambulismo o risvegli confusionali.

La sexsomnia è un problema anche per la legge. Recentemente alcuni processi in Inghilterra e Canada hanno visto l’imputato assolto: in questi casi la persona accusata non era consapevole del proprio disturbo e non era cosciente al momento della violenza.

Published by
Elisa D'Alto