VARESE – E’ tornato operativo l’aeroporto di Malpensa, dopo la sparatoria di lunedì mattina. Verso le 11 e 30 un’auto ha sfondato la rete di sicurezza, dopo di che sono partiti alcuni colpi di pistola da parte della polizia.
Tutto sarebbe iniziato dopo che un uomo, un tunisino, ha sfondato la vetrata della porta 14 con un’auto rubata e armato di un coltello.
Il tunisino, una volta dentro il Terminal, ha aggredito un poliziotto ed è stato ferito da un suo collega che ha esploso alcuni colpi di pistola colpendolo a un piede. Nell’auto, un suv Hyundai Tucson rubato a Cerro Maggiore nel milanese, ci sarebbe stata anche la moglie, una cittadina italiana, insieme ai figli della coppia.
A quanto pare a scatenare l’uomo sarebbe stato un furioso litigio scoppiato in macchina con la moglie: il tunisino era contrario alla sua partenza. Dopo aver perso il controllo dell’auto, che è finita contro una vetrata dell’aeroporto, ha cercato di fermare la donna e in preda a un raptus è entrato nello scalo armato di coltello, poco dopo è avvenuta la sparatoria con la polizia.
L’uomo è stato arrestato e ora si sta cercando di capire se abbia agito sotto l’effetto di droghe e alcol, oppure se abbia problemi psichici. Gli artificieri hanno controllato l’auto e la Sea ha ufficialmente escluso l’ipotesi che l’uomo volesse compiere un attentato.
Sono stati riaperti gli accessi all’area partenze e sono riprese le operazioni di check-in. E’ rimasta transennata solo la zona attorno all’ingresso n.1, dove il suv del tunisino ha sfondato la porta a vetri.
Alcuni testimoni descrivono la scena vista a Malpensa: ”L’uomo è ssceso dalla macchina e mi ha puntato contro un coltello lungo diversi centimetri. Io sono scappato e ho cercato di nascondermi”. E’ il racconto di Domenico Buonpane, un dipendente di Sea. ”Ho visto la macchina che si schiantava contro la porta a vetri e rimaneva incastrata – ha continuato il testimone – e l’uomo è uscito e mi ha puntato contro il coltello. Io sono scappato e lui ha iniziato a seguirmi ma non appena visto un carabiniere si è scagliato contro di lui armato. Gli hanno sparato e attorno a lui si sono radunate la moglie e i bambini e si sono gettati a terra”, ha aggiunto.
”Ho avuto molta paura anche perché attorno a me si era creato il panico – ha concluso – con decine di persone che urlavano e correvano da tutte le parti”.