Samantha Smith ormai mangiava pochissimo, si teneva su con il thè verde e appena 800 calorie quotidiane. Non reagiva agli appelli dei familiari, degli amici, dei colleghi: chiunque le voleva bene la spronava ad uscire dall’anoressia, ma senza risultati. Poi un giorno suo padre ha deciso di mostrarle l’album di famiglia e scatto dopo scatto ha ritrovato il suo passato e lo ha paragonato al suo presente, la forza per uscire dal tunnel dell’odio per il cibo e dall’ossessione per la magrezza.
Si è rivista nelle immagini di quando era rosea in viso e paffuta nelle guance, di quando non sembrava un fruscello appassito e si è convinta. Samantha si è salvata grazie a quelle foto in cui stava bene che le hanno dato il coraggio di ribellarsi contro la malattia che la stava lentamente logorando.
Ora ha ritrovato il suo peso forma e ha deciso di pubblicare quegli scatti che l’hanno riconsegnata a una vita normale. «Adesso non sembro più una vecchia, quelle foto sono state una medicina migliore di tutti quelli che mi dicevano solo che dovevo mangiare», ha raccontato.