ROMA – “Gli scrutatori ai seggi non devono ridere di noi”: a chiederlo sono le transessuali tailandesi, che ogni volta che vanno a votare devono sopportare le reazioni poco educate degli ufficiali dei seggi che si trovano davanti una carta d’identità in cui è indicato un sesso diverso da quello della persona che hanno davanti.
“I funzionari sanno bene di doversi comportare in maniera educata, fare del loro meglio e astenersi dal ridere”, sottolinea il segretario della Commissione Elettorale, Suthipol Thaweechaikarn.
Lo stesso segretario però avverte che chi ha subito interventi molto importante dovrebbe portare con sé delle fotografie in cui questi cambiamenti vengono documentati.
Nonostante la grande presenza di transessuali e transgender in Tailandia, tanto ce è stata coniata un’immagine apposita da mettere come insegna per i bagni dei transessuali – quasi l’ufficializzazione del terzo sesso – Yollada Suanyoc, presidente di una associazione di transessuali, denuncia i ritardi del governo nel riconoscimento nell’ascolto della comunità trans.
Sono molte le associazioni transessuali che chiedono di essere rispettati e non derisi per i loro cambiamenti.
