AUSTIN (TEXAS, STATI UNITI) – Dopo aver toccato terra in Louisiana e aver messo alla prova le difese anti-inondanzioni di New Orleans, retaggio del devastante passaggio dell’uragano Katrina nel 2005, la tempesta tropicale Lee ha perso ancora potenza ed è stata pertanto declassata a semplice depressione: ma fa ancora paura e nello Stato meridionale Usa rimane in vigore lo stato di emergenza, perché si teme che le piogge torrenziali portate dalla perturbazione atmosferica siano tuttora in grado di provocare improvvise alluvioni.
Attualmente Lee avanza con raffiche di vento di soli 55 chilometri l’ora, secchi e forti comunque a sufficienza per alimentare gli incendi in Texas, colpito da una siccità quale non si vedeva da decenni, che ha già fatto sì che andassero in fumo 1,4 milioni di ettari di terreno:le fiamme si sono estese adesso su un’area vasta 5.700 ettari a est della capitale texana, Austin, e hanno distrutto o lesionato circa trecento case, minacciandone un ulteriore migliaio e imponendo evacuazioni di massa.
In giornata la depressione dovrebbe raggiungere il Mississippi, e domani Alabama e Tennessee, dove è stato lanciato l’allarme per possibili straripamenti e trombe d’aria. Nel frattempo, in pieno Oceano Atlantico, va prendendo sempre più forma un nuovo pericolo, sotto le sembianze di un nuovo uragano, Katia, che ieri ha raggiunto una forza tale da farlo classificare dal Centro di Miami di categoria 2 sui cinque gradi che conta la scala Saffir-Simpson.
Le immagini della Louisiana colpita dall’uragano Lee (foto AP/LaPresse):