SUURHUSEN (GERMANIA) – La Germania ha “rubato” all’Italia un primato che credevamo acquisito, indiscutibile: la torre più pendente d’Europa non si trova più a Pisa, dove l’avevamo lasciata nella maestosa bellezza della piazza dei Miracoli, ma in uno sperduto villaggio di mille abitanti circa della Frisia orientale, nel land tedesco della Bassa Sassonia. E così i teutonici di un paesino del mare del nord senza storia hanno rubato al gioiello toscano il record per solo una manciata di gradi.
Se la torre di Pisa pende di 3,9 gradi, quella di Suurhuusen, può vantare una pendenza di 5,19 gradi. E c’è da dire che i tedeschi, efficaci ma anche fieri e capaci di vendere, non hanno aspettato un secondo per mettere in moto un’economia della torre pendente. Il Guinness dei primati è ormai dal 2007 che ha registrato il nuovo primato.
Il piccolo villaggio di Suurhusen ha perfino allestito un sito internet per questo monumento che, fino ai primi dispacci di agenzia, era ignoto ai più. E così, in una grafica semplice, quasi infantile, la parrocchia evangelica segnala gli orari delle visite, tutte gratuite, e fornisce i numeri cellulare del responsabile, forse il guardiano stesso. Frank Wessels, il pastore della chiesa, afferma che negli ultimi tempi ci sono stati perfino dei visitatori dal Giappone e dalla Corea del Sud.
Sebbene possano accusarci, come a volte capita dalle colonne dello Spiegel, di essere italiani che non sanno perdere, segnaliamo che, nonostante il titolo rubato, il paragone è difficilmente sostenibile. Da una parte, cento metri, quattordici tonnellate e mezzo al servizio di una delle meraviglie dell’arte occidentale, dall’altra, ventisette metri e due tonnellate di una banale torre squadrata. Che non si parli poi del tempo, del clima, che avvolge, che racchiude le due strutture, del sole che le bacia, perché allora… Passato il momento di sciovinismo becero e inconscio, bisogna comunque ammettere che la concorrenza è grande, specie in questo mondo globalizzato, ed anche per le torri che pendono.
Difatti, le torri pendenti, in Europa e nel mondo, involontarie o progettate così, sono un bel po’. Un’altra, particolarmente significativa, è la torre pendente di Saint Moritz in Svizzera. Qualcuno sostiene che sia lei a dover ottenere il primo premio, perché è solo grazie alle costanti cure dell’uomo, nella specie dei tecnici dell’Università di Zurigo, che non pende più di quella di Suurhusen.
La struttura, costruita nel dodicesimo secolo, si trova sopra un terreno che smotta costantemente, ogni anno di cinquanta centimetri, nella direzione del lago vicino. Consoliamoci con la nostra torre di Pisa. Potrà essere pendente ancora per molto tempo. I lavori ingegneristici, terminati solo qualche hanno fa, che hanno permesso di stabilizzarla, dovrebbero essere definitivi per almeno altri trecento anni. Solo allora, forse, potremmo riprenderci il primato della torre più pendente. Ma non è detto che sia poi così importante e forse possiamo, per una volta, lasciarlo pure ai tedeschi…