USA, WASHINGTON – A rivelarlo e’ un inedito rapporto commissionato dal ministero della Giustizia americano all'”Urban Institute”. In tre anni di lavoro – con centinaia di interviste a prostitute, protettori, poliziotti, trafficanti e carcerati – gli studiosi hanno disegnato una ‘mappa’, mai tentata prima, delle citta’ in cui gli affari legati al commercio sessuale sono in piena fioritura.
Al primo posto della classifica compare Atlanta, Georgia. Nella metropoli del Sud, la citta’ degli evangelici cristiani e della Coca Cola, il settore del sesso porta ogni anno 290 milioni all’economia locale. La’, i protettori intascano tranquillamente 33.000 dollari a settimana e le lucciole si fanno pagare non meno di 150 dollari l’ora.
Non cosi’ proficuo invece il ‘mestiere’ nella piu’ austera Denver, Colorado, e delle Rockies, dove il business del sesso conta introiti annuali pari a 40 milioni di dollari. Al secondo posto per grandi affari ‘da bordelli’ si piazza invece Miami, con incassi per 235 milioni di dollari l’anno, seguita da Seattle (112 milioni), Washington (103 milioni), Dallas (99 milioni) e San Diego (97 milioni).
Tutte citta’ in cui (con l’esclusione di Dallas, Washington e Denver) la prostituzione, le escort e i ‘massaggi’ fanno piu’ soldi del business delle armi o del traffico di droga. I ‘protettori’ dipingono il quadro di una ‘industria’ fatta di piccole ‘imprese’, con un ‘direttore’ che in media gestisce 5 ragazze.
Un mestiere fruttuoso – si spiega nel rapporto – ma con molte spese ed in cui “bisogna stare lontani dall’uso di minorenni”. Uno dei protettori intervistati ha raccontato di spendere solo per hotel 24.000 dollari l’anno e 4.000 dollari alla settimana per vestire e ‘accessoriare’ le ‘dipendenti’. Il rapporto indaga anche i motivi per cui si decide di intraprendere la ‘professione’: e le risposte indicano in maggioranza non solo la poverta’ e il bisogno di soldi, ma anche la spinta di qualche membro della propria famiglia. Quanto al mercato della pedopornografia, dallo studio emerge che negli Usa vi e’ poco interesse.