ROMA – Ospiti in studio di Myrta Merlino a L’aria che tira su La7, il vignettista Vauro e Giorgia Meloni dei Fratelli d’Italia hanno pesantemente litigato sulla legge che introduce il reato di tortura appena approvata dal parlamento dopo la sentenza della Corte di Strasburgo sul blitz della Polizia nella scuola Diaz durante il G8 di Genova nel 2001.
Nel corso del dibattito il vignettista ha duramente attaccato la leader di Fratelli d’Italia: “Le posso spiegare cos’è una tortura psichica. Per esempio se lei fosse nuda in una caserma con vicino guardie che cantano Uno due tre viva Pinochet quattro cinque sei morte agli ebrei, non credo che ne uscirebbe così serena”. Secca la replica della Meloni: “Quindi diamo dodici anni a chi canta una canzoncina e niente a chi ti prende a bastonate dentro casa”. A quel punto Vauro rincara la dose: “Abbiamo un esempio del linguaggio stupido della politica”. “Lei insulta ma il mio è un esempio concreto – replica quindi la Meloni – non puoi depenalizzare chi ti entra in casa e ti dà bastonate”.