MILANO – Uno scandalo travolge la Milano “bene”. Sta circolando su internet un video con protagoniste sei ragazze milanesi, studentesse nei licei più noti della città.
Inizialmente doveva essere un filmino riservato solo a loro, ma sfortunatamente poi è stato postato anche su internet, fino ad arrivare sui cellulari dei loro genitori. Molto l’imbarazzo tra le stesse giovani studentesse milanesi che sarebbero state anche riconosciute per strada e questo le costringerebbe quasi al chiudersi in casa per via dello scandalo.
Il video è stato girato in una cucina molto grande: sorrisi, mani che orgogliose mostrano i seni sodi, inviti alle amiche a fare lo stesso. Il filmino, però, non solo è finito nelle mani dei genitori delle attrici improvvisate, ma anche in quelle di buona parte della cosiddetta “Milano bene”.
Intervistata da Libero Quotidiano, una delle protagoniste del video ha raccontato tutto:
“Doveva essere un video tra di noi, abbiamo fatto una cazzata ma non doveva assolutamente uscire. Ero andata dal tabaccaio ieri e c’erano dei ragazzi che per me potevano essere di qualunque posto. Appena sono passata fanno: “ma questa è la tipa del video”? Una cosa imbarazzante». E si chiede il perché della divulgazione così capillare del filmino.
«È arrivato a mio padre, a tutti i nostri genitori e ce l’hanno tutti i genitori del liceo». «Le nostre reazioni sono state varie”, aggiunge un’altra liceale, “all’inizio eravamo tutte impanicate e abbiamo detto ca…, poi abbiamo pensato “vabbè ce l’hanno poche persone”. Ma quando invece abbiamo scoperto che ce l’ha tutta Milano ci siamo impanicate di nuovo”.
“A me hanno detto che l’ho fatto per fare pubblicità alle mie tette. Ma se devo fare pubblicità alle mie tette mi metto in costume, mi faccio un sacco di foto, le metto su Facebook, e penso che per me sia una pubblicità migliore”. E adesso?”Non sappiamo se chiuderci in casa e non uscire più o se guardare in faccia la gente e dire “guarda ormai lo so che lo hai visto, non so cosa dirti”.”. Una cosa è certa, conclude una di loro: “Non vorrei che le persone pensassero che non ce ne frega niente. Penso che nessuno sano di mente possa essere felice per una cosa del genere”.