TORINO – “A Vigevano (Pavia) la fabbrica delle notizie a luci rosse. È diventata la capitale del gossip”, è il titolo con cui la Stampa presenta un articolo di Marco Bresolin bassu una cronaca della città in passato nota per la tristezza diffusa dal film “Il Maestro di Vigevano” di Elio Petri con Alberto Sordi (1963). L’autore dell’omonimo romanzo da cui fu tratto, Lucio Mastronardi, morì suicida.
La nuova piega presa dagli eventi di Vigevano, secondo Marco Bresolin, spinge le vendite dei giornali, anche se questo urta con l’allarme lanciato dal sindacato dei giornalisti, che il Gruppo Espresso voglia chiudere l’edizione di Vigevano. Non si può pensare che sia un attacco di moralismo da parte dell’editore delle campagne pro divorzio e aborto. L’articolo di Marco Bresolin è scritto con garbo e è divertente:
“«Infermiera 33enne bussa di notte ai carabinieri: mio marito è affamato di sesso, ma io voglio dormire». «Parrucchiera 35enne rompe il naso al marito: a letto non è più lui». Benvenuti nella tranquilla Vigevano (Pavia) – tranquilla si fa per dire – capitale delle notizie più folli dell’estate 2015. Ma è possibile che capitino tutte qui, in questa cittadina popolata da 60 mila umani e centinaia di migliaia di zanzare?«Sorprende la moglie a guardare Rocco Siffredi all’Isola dei Famosi: rompe la tv con una mazza». Sì, è possibile. E non è colpa delle zanzare.
Per capire cosa ci sia dietro bisogna entrare nella caserma dei carabinieri di via Castellana e fare un salto nell’ufficio di Rocco Papaleo. Che non è l’attore-regista lucano, ma il capitano della Compagnia di Vigevano. È lui che raccoglie le denunce, spulcia le relazioni dei militari, parla con i protagonisti e cerca il dettaglio più curioso. Trasforma la notizia in una storia.
Papaleo dice di aver coltivato questo «senso della notizia» nei dieci anni passati a Piacenza, lavorando a fianco dei cronisti locali. Dice ma non dice, perché in questi giorni è in licenza e non ha l’autorizzazione per rilasciare dichiarazioni. Regole militari. Per lui garantisce la procura di Pavia. «Papaleo è un bravo capitano – dice il procuratore Gustavo Cioppa -, ha fatto molti arresti, lavora in modo serio. Non è uno che si inventa le notizie».
In paese la curiosità morbosa è appagata. La signora Monica che gestisce l’edicola in corso Cavour è un buon termometro. «Quando esponiamo le locandine con “quelle” notizie, tutti si fermano a leggerle. E comprano una copia. Il gossip tira; se parla di fatti che succedono in paese, figuriamoci». Corna e frigidità coniugali, cosce e zanzare. Ma per il sindaco Andrea Sala non c’è un caso-Vigevano. «Tutto il mondo è paese, semmai è colpa del caldo». Ride.
Vigevano è solo lo specchio della provincia italiana, fatta di noia, scappatelle e qualche bicchiere di troppo. Dove ognuno cerca di evadere come può. Come la professoressa 62enne che, al volante ubriaca, ha urtato un’altra auto. La notizia non è il tasso alcolico quattro volte sopra il limite, ma la giustificazione data ai carabinieri: «Ha spiegato – riporta la “Provincia Pavese” – che la sua auto aveva cercato un bacio alla francese con l’altra macchina, entrambe di fabbricazione francese».
Corso Novara, poco fuori dal centro storico. «Locale climatizzato» si legge sulla porta del bar «Barcollo» (tutte le località di provincia che si rispettino ne hanno uno). Dentro, un solo ventilatore e tre videopoker. Dietro al bancone una ragazza cinese. Un posto come tanti. «Bellazzi Mario, pensionato» (testuale, ndr) combatte il caldo con un bicchiere di bianco. «Le notizie sui giornali? Sapesse quelle che si raccontano qui e nessuno scrive…»”.