PARIGI – In Francia è bufera sul ministro degli Esteri, Michele Alliot-Marie, accusata di aver viaggiato su un aereo che apparterrebbe al clan del presidente tunisino deposto Ben Ali. Non solo, secondo la stampa francese si tratterebbe dello stesso aereo partito da Tunisi la notte del 14 gennaio scorso (giorno della fuga di Ben Ali dal suo paese) in direzione di Cagliari.
Per i media francesi, il jet sarebbe quindi stato ”controllato dalla polizia italiana, per verificare che Ben Ali non fosse tra i passeggeri”. Si è poi saputo che l’ex presidente non era a bordo, ma era salito su un altro aereo diretto in Arabia Saudita.
La vicenda del viaggio di Michele Alliot-Marie era stata sollevata dal settimanale satirico Le Canard Enchainé, che aveva rivelato come il ministro avrebbe approfittato tra Natale e Capodanno, insieme ai genitori ed al compagno, Patrick Ollier (a sua volta ministro delle Relazioni con il Parlamento), di un jet privato, di proprieta’ di un uomo d’affari tunisino, Aziz Miled, molto vicino alla famiglia di Ben Ali, ed in particolare a Belhassen Trabelsi, cognato dell’ex presidente.
Tutte informazioni che Michele Alliot-Marie ha smentito. Il jet, insiste buona parte della stampa transalpina, appartiene ”al gruppo Nouvelair, frutto della fusione tra la compagnia di Miled e quella di Belhassen Trabelsi, Karthago Airlines, diventato direttore generale del nuovo gruppo”.
La fusione sarebbe avvenutA nel 2008 e Miled avrebbe dovuto cedere il suo posto di direttore generale al genero dell’ex presidente tunisino. La ministra degli Esteri rispondendo alla nuova inchiesta su di lei, ha sottolineato che il proprietario del jet in questione, Aziz Miled, non figura nella lista delle persone vicine a Ben Ali, i cui beni sono stati congelati dall’UE.