Belgio: accordo su riforma, confronto su ipotesi governo

BRUXELLES, 9 OTT – Gli ultimi dettagli dell'accordo per la sesta riforma dello stato belga, la ''piu' importante dalla fine della guerra'' come e' stata definita, sara' messa a punto domani in una riunione degli otto partiti belgi che potrebbero dar vita ad una maggioranza e porre quindi fine alla crisi di governo che in Belgio dura da un anno e mezzo.

Il piano, che prevede una forte regionalizzazione nei campi del fisco, della sanita', ma anche del codice della strada, oltre all'allungamento della legislazione federale da 4 a 5 anni e una serie di misure che tagliano i privilegi linguistici nella zona di Bruxelles dove francofoni e fiamminghi convivono a macchia di leopardo, sara' presentato ufficialmente alle Camere martedi' prossimo, giorno di ripresa dei lavori del Parlamento.

E' pero' gia' polemica sulle ipotesi di composizione del governo. Fermo restando il credito conquistato dal leader dei socialisti valloni, Elio Di Rupo, che e' riuscito a mettere d'accordo quattro partiti francofoni (i socialisti del Ps, i liberali di Mr, i centristi del CdH ed Ecologisti) e quattro fiamminghi (i cristiano democratici del Cd&V, i socialisti dello Sp.A, i liberali dell' Open Vld e Groen!) escludendo i separatisti fiamminghi dello N-Va che ha vinto le elezioni del giugno 2010 e ha ora raggiunto il 35% nei sondaggi, non risulta facile la formazione di una coalizione con i due partiti ecologisti. Ecologisti e Groen! reclamano entrambi di avere un vicepremier, mentre Cd&V e Open Vld non si mostrano entusiasti dello sbilanciamento a sinistra.

Nel corso di un dibattito televisivo sulla catena Vrt, il capogruppo dei cristiano-democratici fiamminghi alla Camera, Servais Verherstraeten ha messo in guardia i partiti ecologisti. ''Non fatevi ingordi'', ha detto suggerendo anche che sara' meglio che ''mettano acqua nel vino'' delle loro pretese. Un avvertimento dato pur sapendo che senza il Groen! non ci sarebbe una maggioranza fiamminga nel futuro governo.

Dal canto suo il capogruppo del Vld, Patrick Dewael, ha espresso il suo scetticismo nei confronti delle politiche economico-sociali di un futuro governo in cui fossero presenti anche i Verdi.

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Lorenzo Briotti