“Berlusconi scusati con tedeschi e sopravvissuti”: Juncker contro il leader Fi

Jean-Claude Juncker (Foto LaPresse)

ROMA – “Silvio Berlusconi si scusi con i sopravvissuti dell’Olocausto e con i tedeschi”. Jean-Claude Juncker, candidato del Ppe alla presidenza della Commissione europea, si è detto “disgustato e nauseato” dalle parole del leader di Forza Italia.

Junker è lussemburghese e ha bisogno dei voti tedeschi per conquistare la carica. Viene il sospetto che abbia scelto per sé il ruolo di lavavetri della cattiva coscienza dei tedeschi per basse ragioni elettorali è più che giustificato.

Berlusconi sarà stato un po’ inopportuno, ma quelli che hanno ammazzato gli abitanti di un intero paese della Toscana, ricordati per il 25 aprile da Matteo Renzi, erano tedeschi.

Che i tedeschi vogliano rimuovere quel peso dalla memoria nazionale è comprensibile, come gli italiani hanno tenuti ben nascosti a tutti i ricordi dei loro crimini di guerra, ancorché incomparabilmente inferiori rispetto alla concezione e esecuzione dell’Olocausto. Ma dare in testa a Berlusconi per le cose che ha detto solo perché è Berlusconi e siamo in campagna elettorale anche noi non è giusto.

Se Juncker ha chiesto pubbliche scuse, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha definito le parole di Berlusconi “assurde”, tanto che il suo portavoce Steffen Feibert ha dichiarato che

“Sono affermazioni talmente assurde che il governo tedesco non le commenta. Con l’Italia abbiamo un rapporto stretto e di amicizia”.

Juncker ha dichiarato in una nota diffusa dal suo servizio elettorale:

“Ci sono cose su cui non si può scherzare. Per chiunque abbia in testa la storia d’Europa, questo è particolarmente vero per il terrore sperimentato durante l’Olocausto che è costato milioni di vite innocenti. Signor Berlusconi, l’Olocausto non è argomento su cui ridere!. Chiedo al signor Berlusconi di ritirare immediatamente le sue dichiarazioni e di scusarsi con i sopravvissuti dell’Olocausto e con i cittadini della Germania. Nella politica europea non c’è spazio per dichiarazioni divisive che tradiscono i valori su cui la nostra Unione è fondata”.

Il candidato del Ppe ha definito “inaccettabili” gli attacchi di Berlusconi:

“Trovo inaccettabili gli attacchi di Berlusconi alla Germania. Durante questa crisi la Germania, così come molti altri stati membri hanno dimostrato una solidarietà senza precedenti con i paesi europei in difficoltà. Questi paesi in difficoltà hanno preso essi stessi misure senza precedenti, e spesso dolorose, per stabilizzare le loro finanze pubbliche e le loro economie”.

Nella nota Juncker spiega che la crisi economica ha riaperto vecchie ferite:

“Noi ora dobbiamo guarire queste ferite. Dobbiamo ri-unire l’Europa dopo la crisi, non creare ulteriori divisioni. Non c’è posto nella politica europea per dichiarazioni divisive, che tradiscono i valori su cui la Ue si basa”.

Poi ha concluso:

“L’Italia è una grande nazione, ma lo è anche la Germania. Tutti i 28 Paesi della Ue sono grandi nazioni. Nessuno ha il diritto di insultare gli amici e i partners della Ue”.

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