ROMA, 16 DIC – ''Appoggiamo con forza la posizione di Holland perche' da quegli accordi non sono venute affermazioni chiare''. Pier Luigi Bersani condivide la necessita' sostenuta dal candidato all'Eliseo di rivedere l'intesa raggiunta nell'ultimo vertice dei leader europei a Bruxelles su una politica di bilancio comune.
''Noi europei – sostiene Bersani – vogliamo difendere l'euro e chiediamo si' discipline di bilancio ma vogliamo strumenti comuni per la crescita e questo da Bruxelles non e' uscito non nettezza con il rischio di un avvitamento incombente che noi italiani conosciamo per primi''.
Anche sul ruolo della Bce per il segretario del Pd il problema e' la forza della politica europea: ''La Bce e' uno dei soggetti ma manca un messaggio di insieme. La linea europea e' che si fa poco e quel poco che si fa non si puo' dire ma o diciamo ai mercati che difendiamo l'euro e abbiamo la forza politica per usare tutti gli strumenti o l'attacco dei mercati non finira'''. Il nodo e' che ''non c'e' chiarezza sulla posizione europea, la Bce fa qualche movimento in piu' ma non e' sufficiente mentre se avessimo strumenti per dire non si passa ce la caveremmo anche senza spendere un euro''. Se invece si continua ''ad agire in modo barocco e implicito andremo incontro a problemi molto ma molto seri''.
Ridare forza all'Europa e' per Bersani ''un compito che tocca ai progressisti perche' la destra ha usato la politica per vantaggi elettorali a danno di una politica europea''.