ROMA, 10 APR – L'ex ministro Michela Vittoria Brambilla ha scritto una lettera-appello al premier albanese Sali Berisha ''perche' adoperi la sua autorita''' per impedire la strage annunciata a Perrenjas, la citta' a 100 km da Tirana che ha assoldato due cacciatori per uccidere i cani randagi. Lo rende noto la Federazione Italiana diritti animali e ambiente, di cui Brambilla e' rappresentante.
''Questo metodo scelto per lottare contro il randagismo non puo' essere proprio di un Paese come l'Albania, candidato all' ingresso nell'Unione europea'', ha scritto Brambilla, secondo cui di fronte a questa situazione ''il nostro paese non puo' e non deve rimanere indifferente''.
Contro la decisione del municipio di Perrenjas si sono espresse le principali associazioni animaliste. ''Questa notizia ci lascia interdetti. Il problema non si risolve certo annientando gli animali'', afferma Laura Rossi della Lega nazionale per la difesa del cane.
''L'Italia e' pronta a fornire all'Albania tutte le conoscenze delle procedure e gli aiuti per gestire in maniera civile e risolutiva il problema del randagismo'', dichiara Carla Rocchi dell'Ente nazionale protezione animali, mentre Massimo Comparotto dell'Organizzazione internazionale protezione animali sottolinea l'esistenza di ''altri paesi che hanno affrontato la questione randagismo in maniera decisamente diversa da quanto annunciato dal sindaco albanese''.
La Lega Antivivisezione, con Gianluca Felicetti, ringrazia l' ambasciata italiana a Tirana per ''l'importante sostegno. Siamo certi che continuera' nell'azione di sensibilizzazione delle autorita' albanesi – dice – affinche' le iniziative intraprese proseguano anche dopo la soluzione della vicenda di Perrenjas''.