SONDRIO – Un elogio di Mario Draghi, definito da Carlo De Benedetti “unico interlocutore di Angela Merkel”. Intervenendo in un convegno a Sondrio il presidente Cir spiega: ”L’unico interlocutore della Merkel è stato Draghi. La sua opera è stata straordinaria. Si è conquistato la fiducia della cancelliera e tutto ciò che ha fatto è stato azzeccato. Anche le cose soltanto dette: il solo dirle è bastato, come accaduto a Londra 2-3 mesi fa, quando affermò: ‘l’euro sopravviverà, credetemi’. E dopo quell’affermazione, di colpo la tensione sui mercati si è smorzata e ora lo spread è stabile”.
”Il problema dell’Italia – ha aggiunto De Benedetti – non è il debito pubblico, ma la crescita. Anche perché i debiti non si pagano mai per definizione”. A proposito di Europa, l’editore de l’Espresso-Repubblica ha detto che ”un ruolo importante lo può giocare il premier Monti. Fra i tre primi ministri d’Italia, Germania, Francia, e’ quello che può dare più impulso al rilancio dell’Unione Europea, la quale deve guardare anche alla riconquista degli Usa. Anche se non comprendo l’ottimismo di Monti, che vede vicina l’uscita dal tunnel della crisi”.
”In ogni caso – ha concluso De Benedetti – sarebbe opportuno azzerare i 17 eserciti di altrettanti Stati e creare un unico esercito europeo. Ciò comporterebbe notevoli risparmi. Le risorse risparmiate potranno essere destinate alla ripresa economica e ai giovani. Si dovrà investire di più, in futuro, sull’istruzione, anche in Italia. Noi, come tutta l’Europa, che deve cambiare, non attraiamo più le intelligenze, e i migliori se ne vanno. Arrivano, invece, coloro che sono disperati”.