Crisi, il presidente portoghese: "La Ue non ha fatto abbastanza"

FIESOLE (FIRENZE), 12 OTT – ''La Commissione e il Consiglio Ue non hanno fatto tutto cio' che competeva loro per correggere le situazioni di deficit eccessivo''. Lo ha affermato il presidente della Repubblica del Portogallo, Anibal Cavaco Silva, nella lezione che ha tenuto oggi all'Istituto universitario europeo di Fiesole (Firenze).

''Di fronte all'evidenza della crisi – ha accusato – l'Unione ha tardato a riconoscerne la natura e l'entita', e ha tardato nel dare la dovuta risposta''. L'Unione europea, ''avviluppata in una retorica politica di mutue recriminazioni – ha aggiunto il presidente portoghese – evitando di riconoscere la responsabilita' condivisa, ignorando l'evidenza dei rischi di contagio, esitando nella solidarieta', oscillando sugli strumenti da usare, promuovendo una deriva intergovernativa, la Ue ha dato asilo a una crescente speculazione sulla zona euro, alimentando le incertezze sul futuro della stessa moneta unica''.

Secondo Cavaco Silva, le cause della crisi non vanno ricercate nella creazione dell'euro, ma ''da un lato nelle politiche errate, segnatamente quelle di bilancio e macroeconomiche, seguite dagli Stati membri, e dall'altro in una inadeguata supervisione da parte delle istituzioni europee''.

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Maria Elena Perrero